Negli ultimi anni l’interesse per l’Albania sta aumentando significativamente, nonostante ci siano ancora parecchi pregiudizi attorno a questo paese e il suo popolo.
L’Albania è salita alla ribalta grazie alle acque cristalline della costa meridionale, ma anche l’entroterra è in grado di regalare paesaggi mozzafiato ed esperienze autentiche.
Ecco quindi un itinerario di quattro giorni ideale per un primo viaggio nell’entroterra albanese.
E se il vostro viaggio prevede anche una deviazione verso la costa, ecco l’articolo dedicato alle più belle località di mare che ho visitato quest’estate.

Cosa vedere in Albania
Giorno 1: Tirana – Berat
Atterrati a Tirana, le opzioni sono due: fermarsi nella capitale per la prima notte o partire direttamente verso le altre città; considerando che dovrete tornare a Tirana per il volo di ritorno, consiglio di dormire qui l’ultima notte.
Una tappa a mio parere imperdibile è Berat, la città delle mille finestre e patrimonio Unesco. Il fiume Osum divide in due il centro della città e separa i quartieri di Gorica e Mengalem; il consiglio è quello di perdervi tra i vicoletti del quartiere Gorica e magari fermarvi per cena da Tradita e Beratit, ristorante che propone un menù degustazione a 15€ circa in una location molto suggestiva.
A dominare la città c’è il castello di Berat, raggiungibile a piedi tramite un percorso di circa 1 km o direttamente in macchina: da qui la vista sul fiume Osum e le “mille finestre” vi lascerà senza fiato.
La mattina è possibile partecipare ad un walking tour gratuito che parte dalla King Mosque, costruita nel 1492 e che vale la pena visitare anche all’interno. Per gli orari del tour recatevi presso l’ufficio turistico perché variano a seconda del periodo.



Giorno 2: Argirocastro
Lasciamo Berat per dirigerci verso la più nota Argirocastro. La prima impressione infatti è stata quella di una città un pò turistica rispetto alla più autentica Berat. Anche in questo caso c’è un castello dal quale ammirare la città dall’alto, che però non sono riuscita a visitare per mancanza di tempo (apparentemente potrebbe sembrare un programma poco denso ma dovete considerare le lunghe distanze da percorrere tra un luogo e l’altro).
Il centro storico di Argirocastro, detto anche Bazar Vecchio, è un insieme di vicoli e stradine con negozi di souvenir e prodotti tipici, locali e ristoranti. Qui ho assaggiato il trilece, un dolce con tre diversi tipi di latte (fresco, condensato e panna) e caramello,
molto diffuso in Albania ma di origine sudamericana.
Per approfondire la storia della città, consiglio di visitare almeno una delle case ottomane in pietra sviluppate su più piani che proprietari terrieri e commercianti costruivano per le loro famiglie. Tra le più note ci sono casa Skenduli e Zekate, che però non sono sempre aperte (anche in questo caso vi consiglio di chiedere informazioni più precise all’ufficio turistico). Io ho scelto di visitare la casa di Ismail Kadare, scrittore albanese più volte candidato al premio Nobel per la letteratura.
Segnalo anche il Museo Etnografico, la moschea di Lead, e il Museo delle Armi che si trova all’interno del castello.
Per una cena romantica e immersa tra i vigneti vi consiglio di prenotare da The Barrels, un piccolo ristorante a conduzione familiare a dieci minuti dal centro.



Giorno 3: verso Tirana
Dopo una colazione piuttosto abbondante presso il nostro B&B Guva Guest House, iniziamo il nostro viaggio di ritorno verso Tirana. Se avete qualche giorno in più a disposizione, spostatevi verso la costa: in un’ora e mezza potete raggiungere Ksamil o in due ore Himarë.
Lungo il tragitto verso la capitale, ci sono due posti che meritano una tappa per una pausa pranzo o un caffè: il primo è Ara Freskia, dove è possibile acquistare anche prodotti locali, mentre il secondo è Bar Restorant Cakran dove ho mangiato un piatto semplice con pollo e verdure ma delizioso!
Tirana è una città abbastanza grande ma non ricca di cose da vedere. La definirei piuttosto una città da vivere grazie ai tanti locali e ristoranti sempre pieni di locals: gli albanesi infatti trascorrono molto tempo in città tra bar, centri commerciali e nelle piazze. Giorgio Castriota Scanderbeg è la piazza principale, ottimo punto di partenza per esplorare Tirana: tra le cose più interessanti da vedere ci sono il bunker BunkArt2 dove approfondire la storia dell’Albania comunista, le moschee Et’Hem Bey e Namazgah (quest’ultima non ancora aperta), il Museo Nazionale, il Teatro dell’Opera e il mercato coperto Pazari i Ri.
Per quanto riguarda l’aspetto culinario, in centro città consiglio Tymi, locale molto particolare dove provare alcuni piatti tipici, mentre spostandosi poco fuori dal centro c’è Uka Farm, un agriturismo immerso nella natura dove tutti i prodotti e i vini sono a km zero.



Giorno 4: Durazzo
Per quest’ultima giornata decidiamo di fare tappa al mare prima di recarci in aeroporto. Durazzo è molto frequentata dagli abitanti di Tirana considerata la sua vicinanza alla capitale, e infatti in estate potreste trovare un bel po’ di traffico per raggiungerla. Il mare non è sicuramente come quello che si vede nelle foto di località come Saranda o Ksamil, ma è l’occasione per vedere come tanti locali trascorrono il fine settimana e, perché no, concedersi un buon pranzo o cena di pesce a prezzi stracciati (la mia grigliata di pesce costava circa 12€).
Informazioni utili
- La valuta locale è il LEK ed è indispensabile avere dei contanti con sé considerando che il pagamento con carta di credito non è ancora molto diffuso, soprattutto nell’entroterra e nei piccoli paesini.. In centro a Tirana troverete vari bureau dove poter cambiare i soldi senza commissioni.
- Il mezzo più comodo e consigliato per spostarsi è l’auto, soprattutto se dovete percorrere grandi distanze (preparatevi però alla guida spericolata degli albanesi).
Come sito per noleggiare la macchina vi consiglio Discovercars, che compara i prezzi di varie compagnie di noleggio offrendovi le tariffe più vantaggiose.
Se invece rimanete a Tirana, gli autobus funzionano molto bene. - In aeroporto non viene ancora accettato il biglietto elettronico. Ricordatevi quindi di stamparlo prima di partire o recatevi al banco del check-in per ottenere quello cartaceo.
- Per usare Internet è necessario acquistare una SIM locale o attivare una e-sim. Tuttavia, il wi-fi è molto diffuso ovunque, dai ristorante al chiosco lungo la strada, così come in spiaggia.

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